Un gradito caffè

Publié le par miriam

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Il disegno di questa vignetta è un graditissimo dono che Fabrizio (un valente disegnatore oltre che scrittore) ha voluto farmi per questo Blog................che dirgli se non GRAZIE!!!!!!!!!!!!!!
Il tuo dono è stato aprezzatissimo
.

Per i più curiosi...lo sapevate come fu scoperto il caffè? 

Cominciamo con la storia più popolare, quella di Kaldi un pastorello dello Yemen. Poiché costui non vedeva giungere le capre che sorvegliava, decise di partire alla loro ricerca. Le ritrovò agitatissime e piene di energia, e incuriosito dal loro comportamento, le seguì notando che sembravano attratte dai piccoli frutti rossi di un arbusto che cresceva con abbondanza nell’area.
Il pastorello raccolse alcune di quelle drupe e le portò al monastero di Chehodet per cercare di carpire il loro segreto. I monaci, come facevano con altri frutti, prepararono un decotto e dopo averlo bevuto constatarono che riusciva a tenerli svegli anche durante le veglie di preghiera. Chiamarono quella bevanda dall’effetto eccitante “qahwa” (ciò che stimola che tiene in alto) in memoria del sovrano persiano Kavus Kai che sembra fosse asceso al cielo su un carro alato.
Un’altra storiella ha come protagonista Omar, noto per le sue doti di guaritore tramite la preghiera. Il derviscio, bandito dalla citta natale Mocha (Yemen) e recluso in una grotta nel deserto, stava quasi per morire di fame quando vide delle bacche rosse che spuntavano sugli arbusti vicini.
Le colse e, poiché le trovava troppo amare e dure, le arrostì e le fece bollire. Bevuta l’acqua di cottura si sentì rinvigorito, decidendo di somministrarla anche ad un vecchio pellegrino debilitato, che miracolosamente riprese il cammino di casa. Quando la notizia della guarigione giunse a Mocha, Omar fu richiamato in città con tutti gli onori.
Dei chicchi del caffè sembrerebbe siano presenti anche in un racconto della Bibbia (primo libro dei Re), quello dove David porta come dono di conciliazione "dei grani abbrustoliti".
Alcuni studiosi affermano che fosse caffè pure la bevanda amara, definita da Omero utile "contro i dispiaceri, i rancori e la memoria dei dolori”, che Elena aggiunse al vino per asciugare le lacrime degli ospiti alla mensa di Menelao,
Vogliamo infine ricordare che secondo un’altra leggenda il caffè fu il dono offerto dall’Arcangelo Gabriele a Maometto contro l’improvvisa malattia del sonno che lo colpì. La pozione nera mandata da Allah al profeta gli permise non solo di recuperare subito forza e salute, ma anche di essere in grado di "disarcionare quaranta cavalieri e soddisfare altrettante donne".



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Publié dans ilcaffedellapeppina

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F
Ciao Miriam.Che dire: valente e disegnatore, scrittore... sono lusingato.Mi sono divertito a disegnare la vignetta, questo sì.Fabrizio
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